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IL CONVENTO DI SANTA MARIA DEGLI ANTROPICI
Il sito
Il Convento di Santa Maria degli Antropici sorge sul versante nord-ovest dello sperone roccioso che scende da Nocara verso le vallate interne. Si trova a un chilometro e mezzo, in linea d'aria, dal centro urbano. Questa distanza, un miglio circa, anticamente si percorreva attraverso un sentiero che si inerpicava fino al paese per la ripida scarpata del monte.
Il convento è ubicato su una terrazza panoramica situata a quota 537 metri s.l.m. da cui la vista spazia sulla valle dove il Torrente Ragone confluisce nel fiume Sarmento, affluente del Sinni, via naturale di penetrazione verso l'interno della costa jonica e, trasversalmente, luogo di passaggio tra la Basilicata e la Calabria.
Il lugo dell'insediamento occupa una zona pianeggiante, favorevole calle colture ed ai pascoli e si trova ai piedi di un declivo coperto da un fitto bosco, nel quale crescono castagni, lecci, querce con un vivace sottobosco.
Il monastero
Il monastero di Santa Maria degli Antropici si è formato mediante la addizione di diverse costruzioni realizzate in più fasi ed ha acquisito la configurazione attuale nel secolo XVII. E' costituito da quattro bracci sviluppatisi, in due piani, attorno ad un cortile rettangolare. Nella facciata principale, rivolta ad est, si aprono la porta d'ingresso della cappella e il portone dell'androne, attrverso il quale si accede al cortile. Queste aperture sono incorniciate da portali lavorati in pietra locale da artigiani del luogo.
La cappella occupa l'ala nord e l'estremo settentrionale della facciata principale. La sua altezza corrisponde ai due piani del convento. Tra questa ed il cortile sono ubicati due stretti corrdoi sovrapposti: uno al piano terra ed uno al primo piano. Quello del piano terra è coperto con volte a crociera realizzate in mattoni. Nel corridoio del primo piano si trovano tracce dell'arco e delle spallete di una finestra che, dalla cappella, si affacciava aal'esterno prima che fosse costruito il secondo piano.
Al lato opposto del cortile, si conservano resti di affreschi nei quali sono raffigurati la Madonna con il Bambino, un vescovo e un cuore trafitto da una freccia ardente, incorniciati con ghirlande composte da foglie stilizzate d'acanto.
Durante i recenti lavori di restauro è venuto alla luce un affresco che rappersente la Madonna del latte.
La cappella
La cappella è formata da un'unica aula, orientata sull'asse est-ovest; fu costruita parzialmente sui resti della torre già citata. Recenti scavi hanno messo in luce due muri paralleli all'asse principale i quali testimoniano che l'attuale cappella è stata costruita su un fabbricato preesistente.
La cappella è coperta da un tetto a capanna con capriate e tavolato, che era nascosto da un soffitto piano realizzato con tavole di legno. Un arco trionfale a tutto sesto, ornato co motivi floreali, separa la navata dal presbiterio, il quela è coperto con una volta a botte unghiata, anch'essa con decorazioni in stucco.
Secondo le tendenza dominanti nell'architettura religiosa settecentesca della Puglia e della sua area d'influenza, l'interno della cappella ripropone l'immagine di uno spazio urbano, alternando gli altari ai muri lisci.
Ogni parete longitudinale della navat ha due altari diversi, che si ripetono in forma speculare, sulla parete di fronte. Quelli vicino all'ingresso, più semplici, sono seguiti da quelli più elaborati in un ritmo che si sviluppa fino a concludersi nell'esuberanza decorativa dell'altare maggiore. L'architettura di tutti gli altari segue, le regole dell'ordine corinzio: le mense sorrette da volute, le nicchie, le console sulle quali poggiano le colonne, le cornici laterali, decorate con ghirlande e la trabeazione spezzata sono simili. L'altare maggiore riveste tutta la parete di fondo.
Oggi si conservano nella cappella due Madonne con il Bambino (una delle quali mutilata), e le statue dell'Assunta, di Sant'Agostino, S. Monica, e S. Leonardo. La stupenda scultura raffigurante l'Ecce Homo, attualmente si trova nella Chiesa di San Nicola di Bari.
La Madonna col Bambino, allogiata al centro dell'altare maggiore è denominata Madonna degli Antropici ed è la più venerata dai fedeli. La vergine tiene in mano un pomo, indossa una veste bianca stellata ed un corpetto rosso, coperti da un mantello azzurro. Il Bambino, che tiene in mano un libro, è vestito di verde.
La testa della Madonna è cinta da una corona cesellata su una lamina di rame argentato, con frammenti vitrei incastonati. Lo stile della corona, attribuibile ad argentieri partenopei della prima metà del XIX secolo, ci fa intendere che si tratta di un pezzo aggiunto.
La statua è la più piccola della cappella e la tradizione locale vuole che la scultura sia stata trovata in una grotta ubicata nel bosco che sovrasta il convento.
Nelle nicchie a sinistra e destra dell'altare maggiore dell'altare maggiore, si trovano rispettivamente le statue di Sant'Agostino e Santa Monica. Ambedue lesculture sono di legno ricoperto di tela stuccata e dipinta, hanno un'altezza di 1,40 m., e sono collocate su scannelli dipinti e dorati.
Si riconosce l'immagine di Sant'Agostino dalla tonaca nera, come quella dei monaci agostiniani, coperta da un mantello ocra allacciato con una fibbia doratae dagli attributi vescovili: la mitra e il bacolo.
Santa Monica viene raffigurata come una vedova che porta un crocefisso, vestita con un abito nero ornato con fiorellini dorati, con il capo coperto da un velo ocra.
Nel primo altare della parete destra è collocata la scultura lignea di San Leonardo da riferire al tardo Cinquecento. La statua è molto rovinata ma si riconosce l'ottima fattura: le manca una mano e qualcos'altro che teneva sul braccio destro. San Leonardo è venerato come protettore dei prigionieri, dei fabbri, degli agricoltori e del bestiame. La comunità nocarese era molto devota al Santo, adorato tanto nel convento quanto nella cappella dell'Annunziata. San Leonardo è rappresentato come vuole la tradizione: nelle vesti si un monaco; gli mancano gli attributi caratteristici: le catene o la gogna, che data la loro natura potevano essere pezzi aggiunti. Un'altra statua raffigurante la Madonna, che indossa una veste gialla fiorata e un mantello azzurro, è alloggiata nel secondo altare della parete sinistra ed è scolpita in legno dipinto.
La statua dell'Assunta opera otticentesca di medie dimensioni (1,20 metri di altezza), si presenta come vuole la tradizione: sollevata da cherubini sommersi tra le nuvole. La veste rosa e il manto azzurro hanno i panneggi molto movimentati, accentuando l'idea dell'ascensione al cielo. Ad essa è dedicata la festa annuale del 15 agosto.
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